La Biennale Nazionale d'Incisione �Giuseppe Polanschi� nasce nel 2001 per volere del Comune di Cavaion Veronese, in collaborazione con l'Associazione Culturale Incisori Veronesi, al tempo presieduta da Tiziano Bellomi, con l'allora presidente della biblioteca Nazzareno Bernardi e con Giorgio Trentin. Sono state organizzate sei edizioni, l'ultima delle quali risale al 2013.
La Biennale si � posta dalle sue origini un duplice obiettivo: valorizzare il Gabinetto di Stampe Antiche e Moderne formatosi a partire dal lascito di stampe antiche di Giuseppe Polanschi alla biblioteca di Cavaion Veronese; e promuovere il linguaggio dell'arte incisoria in Italia, mostrando come questa arte sopravviva all'inquietante crisi contemporanea, e creando un momento di incontro tra gli artisti e gli estimatori dell'arte grafica.
Nata inizialmente come concorso aperto a tutti gli artisti incisori mediante la partecipazione a un bando pubblico, la Biennale Nazionale d'Incisione �Giuseppe Polanschi� � poi diventata una manifestazione ad invito, senza l'assegnazione di premi, con l'obiettivo di riunire, negli spazi culturali di Corte Torcolo, una rosa di artisti chiamati a testimoniare le tendenze della grafica contemporanea italiana (esclusivamente calcografia e xilografia). Dal 2009, la Biennale di Cavaion Veronese ha esteso i confini geografici, invitando a ciascuna edizione alcuni artisti rappresentativi dell'incisione contemporanea in Germania, Francia e Bulgaria.
Le generose donazioni da parte degli artisti invitati nelle diverse edizioni e nelle manifestazioni collaterali alla Biennale hanno permesso di costituire un consistente archivio di stampe, che � andato a incrementare il lascito di Giuseppe Polanschi.
Edizioni
-
6° Edizione (2013)
giudici
- Commissione inviti: Alberto Balletti; Giancarla Frare.
-
5° Edizione (2011)
giudici
- Commissione inviti: Annalisa Valetti; Marie Rose De Noel von Bavier; Tiziano Bellomi; Nazzareno Bernardi.
-
4° Edizione (2009)
giudici
- Commissione inviti: Annalisa Valetti; Adriana Bozzetto; Tiziano Bellomi; Nazzareno Bernardi.