Nasso Grienti Paola
Inizia a incidere frequentando i corsi del prof. Giovanni Giuliani presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia. Nel 1948 partecipa alla XXIV Biennale d'Arte di Venezia. Negli anni '50 si trasferisce a Milano, dove prosegue l'attività incisoria, realizzando un totale di oltre 400 opere tra xilografie, delicate acquetinte e acqueforti, sua tecnica prediletta, curandone personalmente la stampa. Venezia continuerà a esercitare sempre un'influenza sull'artista e sulla sua espressione grafica.
Parallelamente all'incisione, si dedica anche al disegno a penna e a segno unico.
Nelle sue opere affronta diversi temi, con una predilezione per i soggetti letterari, essendo sempre stata affascinata dalle parole scritte: ha lavorato, con tecniche diverse, a "Le città invisibili" di Calvino, "Lavorare stanca" di Pavese, "Un altro mare" di Magris e "Il vecchio e il mare" di Hemingway.
Tra gli addetti ai lavori che si sono interessati al suo lavoro citiamo Giorgio Trentin, Liana Castelfranchi, Elena Viganò, Giovanni Majoli.