Baj Enrico
Nel 1945 si iscrive all’Accademia di Brera e in contemporanea si laurea in giurisprudenza, diventando avvocato. Protagonista delle avanguardie degli anni Cinquanta e Sessanta, accanto a Fontana, Jorn, Manzoni e Klein, Baj ha stretto rapporti con Max Ernst, Marcel Duchamp, E. L. T. Mesens, e altri artisti del gruppo CoBra, con il Nouveau Réalisme, il Surrealismo e la Patafisica. Nel 1951 si fa promotore del movimento per l’arte nucleare, espressivo dell’appartenenza alla contemporaneità come connubio di angoscia e speranza. Nel 1952 inizia a praticare la sua attività incisoria e nello stesso anno pubblica il “Manifesto della pittura nucleare” in cui chiarisce la necessità di porre in relazione l’esistenza umana e la consapevolezza della realtà postatomica. Le sue opere sono popolate da personaggi fantastici e mostruosi, dal forte spirito satirico, per lo più rivolto al progresso incontrollato della tecnologia.
