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Litografia

La litografia è una tecnica non incisoria in piano: i grafismi e i contrografismi si trovano sullo stesso livello, dal momento che il procedimento non si basa sull’incisione, bensì sul principio chimico della repulsione tra acqua e sostanze grasse.
Il termine litografia deriva dal materiale inizialmente utilizzato come matrice, la pietra (in greco lìthos), poi sostituita con più leggere lastre di zinco e alluminio.
L’artista disegna direttamente sulla lastra con matite, penne e pennelli che depositano una sostanza grassa in corrispondenza del segno tracciato. Grazie alla possibilità di realizzare la composizione direttamente sulla lastra, come fosse un foglio, questa tecnica è caratterizzata da una enorme libertà e varietà di tratto. La matrice viene poi inumidita con acqua, che si deposita dove non è presente il grasso. L’inchiostro, arricchito anch’esso con sostanze grasse, viene passato sull’intera superficie, aderendo solamente ai segni tracciati in quanto ripulso dall’acqua.
La matrice così lavorata è pronta per essere stampata in piano nel torchio litografico, o con il procedimento offset, il quale trasferisce l’immagine della matrice a un cilindro rotante di caucciù, che a sua volta lo trasporta sul foglio di carta. La stampa offset, per il doppio passaggio che la caratterizza, permette di ottenere il disegno nella stessa direzione nel quale è stato disegnato, differentemente da tutti gli altri sistemi di stampa che portano ad un capovolgimento della composizione.
Scoperta da Alois Senefelder (1771-1834) nel 1798, la litografia costituì una rivoluzione nella diffusione delle immagini, in quanto unisce l’economicità alla velocità di realizzazione e stampa. Ne consegue che, per quanto riguarda la stampa di riproduzione di opere d’arte, la litografia nel corso del XIX secolo andò a sostituire quasi totalmente gli altri procedimenti incisori. Il fenomeno si intensificò ulteriormente dal 1837, quando Godefroy Engelmann (1788-1839) depositò il brevetto per la stampa litografica a colori.
La tecnica in piano fu largamente impiegata anche per opere di invenzione: si ricordano le litografie di Honoré Daumier (1808-1879), Henri de Toulouse-Lautrec (1864-1901), Marc Chagall (1887-1985), Carlo Carrà (1881-1966), Giorgio De Chirico (1888-1978).

Museo Civico delle Cappuccine
Via Vittorio Veneto, 1/a,
48012 Bagnacavallo RA

IDEAZIONE DEL PROGETTO

Diego Galizzi

GRUPPO DI LAVORO

Davide Caroli – direttore Museo Civico delle Cappuccine
Raffaella Gattiani – DM Cultura
Isabella Giacometti – IBC Emilia-Romagna
Fiamma Lenzi – IBC Emilia-Romagna
Martina Elisa Piacente – Museo Civico delle Cappuccine
Marco Ranieri – DM Cultura
Patrizia Tamassia – IBC Emilia-Romagna

Aggiornamenti e inserimento dati a cura del Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo (Gabinetto delle Stampe).

Le opere presenti in questo portale sono consultabili anche nel Catalogo Regionale del Patrimonio Culturale dell’Emilia-Romagna: PatER.

© 2021 Comune di Bagnacavallo
Museo Civico delle Cappuccine / Gabinetto delle Stampe

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