Frare Giancarla
Agli inizi degli anni '80 Giancarla Frare frequenta i Corsi Internazionali dell'Accademia di Urbino e la Scuola Internazionale della Grafica di Venezia. Nel 1986 si trasferisce a Roma.
La personale del 1987 alla Fondazione Bevilacqua La Masa, l'antologica del 1990 dei Musei Civici di Como e l'esposizione presso la Biennale internazionale di S. Paolo del Brasile mostrano come il lavoro si muove sempre più insistentemente sul rapporto tra fotografia e segno.
Il rapporto con l'incisione, che pratica dalla fine degli anni '70, la vede sempre più privilegiare le tecniche calcografiche dirette, la puntasecca in primo luogo. Sulle tecniche calcografiche dirette terrà seminari di studio presso la Calcografia dell’Istituto Centrale per la Grafica di Roma.
Il segno è l'ambito preferito di una ricerca che fin dagli esordi ha tentato processi di riduzione dell'immagine. L'interesse si è mosso verso scabre strutture di paesaggio o verso improbabili prospettive che definiscono un luogo in cui collocare tracce significative, spesso fotografiche, di frammenti archeologici. Il tema è quello della memoria, dell’oblio, dell'esperienza legata a un tempo che la rende relativa, della necessità di conservare il vissuto, il visibile.
Dagli anni ’80 lavora su elementi della scultura barocca e rivolge la sua attenzione verso reperti in cui l'elemento scultoreo o l'appartenenza stilistica fossero quasi del tutto illeggibili: forme ormai prive di connotazione temporale, quasi ricondotte a uno stato originario di brano di natura. Gli anni recenti la portano a lavorare sui reperti del Foro Palatino e studia in parallelo la scultura medioevale, la ricca iconografia simbolica delle cattedrali romaniche d' Europa.
Nel 1996 pubblica la prima raccolta di poesie "Rasoterra", segnalata al Premio Internazionale Eugenio Montale e dieci anni più tardi vince il Premio Letterario Nazionale Scriveredonna. I suoi testi di poesia e prosa vengono ripetutamente segnalati in concorsi nazionali e inseriti in pubblicazioni antologiche.
In anni recenti, numerosi eventi hanno proposto le sue opere in Europa, America, Medio ed Estremo Oriente, ed ha esposto le sue incisioni nelle maggiori rassegne internazionali di arte grafica, oltre che in numerose personali dalle quali emerge la ricerca dell'artista sul rapporto costante tra materia e memoria nelle opere su carta. Da ricordare sono le due mostre antologiche promosse dal Museo civico di Bassano del Grappa nel 2011 e dall'Istituto Centrale per la Grafica di Roma nel 2012, dalle quali nasce una monografia dedicata all'artista.
Sue opere sono state acquisite dalla Graphische Sammlung Albertina di Vienna, dall'Istituto Centrale per la Grafica, dalla Galleria degli Uffizi.
GALLERIE DI RIFERIMENTO: Galleria Simone Aleandri, Roma; Galleria Arte e pensieri, Roma; Galleria Studio Masiero, Milano.
STAMPATORI DI RIFERIMENTO: Stampa in proprio e presso la stamperia di Matteo Maria Borsoi.

PARTECIPAZIONE A PREMI ARTISTICI E RICONOSCIMENTI


