Romano Raffaele
Conseguito il diploma di Maestro d’Arte decide di viaggiare per l’Europa: Metz, Parigi, Hannover, Copenaghen, Stoccolma. In queste città esercita diversi lavori: operaio, decoratore, restauratore, artigiano presso laboratori di ceramica.
Nel 1969 si stabilisce a Milano. Conosce il mercante di stampe Marcello Tabanelli che sarà uno dei suoi collezionisti. Presso la stamperia calcografica di Franco Sciardelli ha modo di sviluppare il suo lavoro di incisore e conoscere vari artisti. In particolare il pittore Eugenio Tomiolo con cui allaccia un forte sodalizio e che lo introduce alla pittura veneziana, all’uso del colore, delle velature e lo scultore Fausto Melotti che oltre ad essere Maestro darà un forte impulso alla sua formazione artistica, insegnandoli la semplicità, l’ironia e il gioco dell’Arte.
Significativo sarà l’incontro con il poeta Gonzalo Alvarez Garcia per i numerosi lavori di grafica realizzati nel corso degli anni. Le sue opere incisorie sono eseguite principalmente con la tecnica della linoleografia e rappresentano in genere figurazioni fantastiche. Stampa in proprio.
Tra le molte esposizioni, si menziona la mostra tenuta presso la Fondazione Mudima: “Il tempo del lavoro e il lavoro del tempo".
