Brandolini d'Adda Yasmin

Città del Capo (ZA), 1929 - Milano (MI), 2012
incisore, pittrice

Pittrice e incisore trascorre l'infanzia a Città del Capo, in Sud Africa. Durante la guerra, la città vive una stagione cosmopolita e l'artista ha modo di uscire dai limiti della cultura locale e comincia a sognare l'Europa. Nel 1948, terminati gli studi alla Continental School of Art con Maurice van Essche (allievo di Matisse) va a Londra, dove frequenta la Heatherley's Art School. Nel 1949 si trasferisce in Italia per studiare all'Accademia di Belle Arti di Firenze con Ottone Rosai e Primo Conti. Nel 1950 si ammala di tubercolosi ed è costretta a rientrare in Sud Africa. Interrompe così la sua produzione artistica che riprenderà solo dopo vent'anni, nel 1969 aprendo uno studio in Corso Venezia a Milano. Le sue opere dei primi anni ’70 sono ancora figurative ma racchiudono già in sè quell’astrazione (materica, cromatica e sensuale) che connoterà la sua arte nei successivi trent’anni. Inizialmente i temi sono i paesaggi, in particolare i cieli e le rocce di granito della Sardegna, l’acqua e la neve delle Dolomiti, ed i nudi femminili posti in posizione da evidenziarne la perfetta armonia e circolarità del corpo. In carriera ha stampato presso le stamperie Franco Sciardelli e Giorgio Upiglio di Milano. In Italia ha esposto a Milano, Roma e Venezia, dove ha tenuto la sua ultima mostra alla Fondazione Bevilacqua La Masa nel 2001; all’estero: a New York, Washington e Parigi.
BIBLIOGRAFIA PRINCIPALE: '69-'79 Yasmin, ed. Il Capricorno, Venezia; Flavio Caroli, "Yasmin Brandolini d'Adda, opere dal 1980 al 1990, ed. Canova 1990.

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