Sassu Aligi

Milano (MI), 17/07/1912 - Pollença (ES), 17/07/2000
incisore, pittore, scultore, ceramista

Nasce a Milano nel 1912 e frequenta l’Accademia di Brera dal 1929 dove i suoi compagni, e futuri amici di una vita, sono: Lucio Fontana, Nino Strada, Candido Galassi, Luigi Grosso e Fabrizio Clerici. Costretto per motivi economici ad abbandonare Brera, si iscrive all’Accademia Libera isitituita da Barbaroux, in questo luogo conosce Birolli, Manù, Spilimbergo e Tomea.
Negli anni Trenta realizza il ciclo dei Ciclisti con uno stile espressivo in diretta antitesi al gruppo Novecento. Nel 1932 espone con Birolli, Cortese, Grosso e Tomea alla Galleria del Milione di Milano, in seguito alla mostra Sandro Bini scrive il primo volume dedicato all’artista, dal titolo "Aligi Sassu, fisime e nostalgie della critica". Nel 1934 si trasferisce per tre mesi a Parigi dove è colpito più dalla pittura di Delacroix che dagli ambienti culturali legati al surrealismo.
Al ritorno a Milano, all’indomani della vittoria delle truppe Internazionali sulle brigate fasciste, nel 1937 scrive un testo con De Grada dove inneggia alla rivoluzione: la polizia entra nel suo studio e rinviene il testo e i materiali per stampare le copie da diffondere. Viene arrestato per complotto e imprigionato come detenuto politico. Condannato a dieci anni di prigione, ottiene la grazia dal re nel 1938. Dopo la scarcerazione espone in diverse realtà milanesi (tra le quali la Galleria della Spiga) e dal 1943 abbraccia la lotta armata. Al termine della guerra, nel 1946 apre un suo studio ceramica che tuttavia non ha molta fortuna e da allora è ospitato da Tullio Mazzotti ad Albisola e le opere in ceramica prodotte in Liguria riscuotono da subito un grande consenso sia nel pubblico che nella critica. I suoi soggiorni ad Albisola proseguono negli anni e nel 1954 partecipa agli Incontri Internazionali della Ceramica entrando in contatto con i nuclearisti e il gruppo CoBrA: ad Albisola realizzerà negli anni una serie di murales sia ceramici che pittorici. Nel 1963 si trasferisce a Plama de Mallorca, iniziando il ciclo pittorico della Tauromachia. Gli anni Settanta e Ottanta lo vedono esporre in numerose mostre personali, dedicate spesso all’inizio della propria attività.

PARTECIPAZIONI AL CONCORSO NAZIONALE DELLA CERAMICA DI FAENZA:
XII edizione del 1954.

FONDAZIONI DEDICATE ALL’ARTISTA
Fondazione Aligi Sassu.
V. Terraroli, Ceramica Italiana d’autore: 1900-1950; Skira, 2007. G. C. Bojani e C. J. Sassu Suarez (a cura di), Aligi Sassu, l'opera ceramica, Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, Il Vicolo, Cesena, 2000. L. Caramel (a cura di), Sassu primitivista 1929 - 1931, Museo Civico di Belle Arti, Ed. Fondazione Aligi Sassu, Lugano, 2000. Sassu futurista, 1927-1929, Skira, Milano, 1999.

OPERE COLLEGATE ALL'AUTORE (11)


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