Bonetti Gianfranco

Bergamo (BG), 03/10/1947 - Bergamo (BG), 13/07/2007
incisore

Pittore, incisore si avvicina all'arte da giovanissimo, si iscrive al Liceo Artistico di Bergamo, che abbandona a soli diciassette anni per lavorare nel suo primo studio. In questi primi anni è supportato dal suo ex professore di lettere, Franco Gavazzeni e dal pittore Erminio Maffioletti. Conseguirà poi da privatista la maturità artistica a Brera. All'età di diciotto anni vince il concorso per la cattedra di pittura al Liceo Artistico di Bergamo. Comincia ad incidere nel 1963 prediligendo l'utilizzo della puntasecca. I soggetti raffiguranti sono prevalentemente ritratti e figure umane pervase da una tormentata poetica metafora dello sgomento e delle tensioni esistenziali dei nostri anni. Stampa in proprio. Nel 1969, scosso dal dictat di G.C. Argan "l'arte è morta", abbandona sia l'insegnamento che la pittura e l'incisione, a cui tornerà solo sette anni più tardi. Comincia ad esporre nel 1965, con una personale alla Galleria S.Diego di Torino. Partecipa in carriera a numerose manifestazioni sia collettive che personali.
BIBLIOGRAFIA PRINCIPALE: Francesco Porzio, Attilio Pizzigoni, Franco Gavazzeni, Roberto Tassi, "Gianfranco Bonetti : Dipinti, pastelli e incisioni", Lubrina Editore, Bergamo 2000; M. Cristina Rodeschini (a cura di), "Gianfranco Bonetti : Incisioni - la donazione", Gamec - Lubrina editore 2012; Stefano Crespi, Franco Marcoaldi, Angelo Piazzoli, "Gianfranco Bonetti : Dipingere la musica e altre curiosità intellettuali", Lubrina Editore, Bergamo 2012.

OPERE COLLEGATE ALL'AUTORE (3)


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