Pesce Antonio

Molare (AL), 15/11/1952
incisore, pittore
Luogo di attività: MOLARE (AL)

Frequenta la scuola d’arte di Acqui Terme e l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano sotto la guida di Aldo Carpi. Inizia l’attività pittorica prediligendo l’acquarello, il disegno e il pastello, con una forte componente di temi sacri. Nel 1980 si avvicina le tecniche calcografiche; dopo i primi anni di sperimentazione delle tecniche calcografiche, dall’acquaforte alla puntasecca, al bulino, nel 1985 inizia ad essere invitato in varie rassegne d’incisione.
Le sue opere, che stampa in proprio, rappresentano ciò che il passare del tempo lascia sulle cose: cascinali nella loro ultima agonia, rovi che entrano dalle finestre e dalle porte, camini ormai spenti, stanze vuote di vita materiale ma piene di echi lontani.
Nel 1990 con lo scrittore Marcello Venturi idea un progetto che si concretizza nel libro d’arte “Segni del tempo”. L’opera, tirata in 75 esemplari, è composta da tre incisioni all’acquaforte e da tre scritti. Negli stessi anni l’amicizia con lo scrittore Mario Rigoni Stern lo stimola alla riflessione sui valori umani, tema dell’opera incisa “ciò che vale e ciò che non vale”, in cui appare il tema della sacralità, insieme ai temi del dolore, della morte, dei ricordi, dell'infanzia, unico rifugio da un mondo svuotato di veri valori, fatuo, vano. Anche l’amicizia con Giorgio Trentin, presidente dell’associazione incisori Veneti, sarà determinante per la poetica dell'artista dal 2003.
Nel 2008 prende vita un secondo libro d’arte con la poetessa Roberta Dapunt “l’ultima dimora - a mia madre”; dedicato alla madre morta dell’incisore. Il libro è stato tirato in 14 esemplari ed è composto da due scritture e quattro incisioni all’acquaforte.
A partire dal 2008 parallelamente all’attività incisoria prende vita una ricerca sempre segnica, sul tema del sacro e dell’infinito; ciò si concretizza nella realizzazione di istallazioni, quadri simili a pale d’altare, tabernacoli in cui primeggia il colore bianco, il segno grafico, la purezza del candore dell’anima in varie tonalità; chiazzate d’oro e di rosa, dove rimemora carte antiche, muri di antiche chiese e ricordi di paesaggi lontani.
Ha allestito mostre personali e partecipato a manifestazioni collettive.
BIBLIOGRAFIA PRINCIPALE: Giorgio Trentin, "IV Biennale dell’incisione Alberto Martini", Oderzo 1996; Paolo Bellini, “Il dolore e la speranza”, Premio Italo Grandi, Milano 2008; M. Ferro, P. Ruocco (a cura di), "Antonio Pesce l’opera grafica, 1955-2001", Baronissi 2010; Gianfranco Schialvino, “Le impronte del sacro”, Cavatore, 2012; Marisa Vescovo, "Canti", Mausoleo v della Bela Rosin, Torino 2014; Associazione incisori contemporanei, “Natura in foglio, paesaggi e visioni nell’ incisione Contemporanea”, Fondazione Benetton, Treviso 2016; Associazione incisori contemporanei, Italia e Argentina, "Pret-a- Graver", Casa Robegan, Treviso 2017; Luca Beatrice, "Per inciso", Castello di Costigliole d’Asti 2018; Associazione incisori contemporanei, "Print Making", Museum di Guanlan, Cina 2019; Alessandro Demma, "Iconografia del segno", Museo diocesano di Torino, 2019.

PARTECIPAZIONE A PREMI ARTISTICI E RICONOSCIMENTI

Sono evidenziate le partecipazioni e i riconoscimenti conseguiti alle principali manifestazioni biennali, triennali e premi artistici in Italia. Il periodo preso in considerazione va dal 2008 ad oggi. Le informazioni sono ricavate dai cataloghi o direttamente dagli organizzatori delle manifestazioni.
Legenda:
partecipato Vincitore del premio principale della manifestazione.
partecipato Artista segnalato o vincitore di premio secondario.
partecipato Artista partecipante in quanto selezionato/invitato dagli organizzatori.

OPERE COLLEGATE ALL'AUTORE (6)


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